Ieri pomeriggio avrei voluto condividere una bella notizia, ma non mi è stato possibile. Lo stato d’animo non me lo ha permesso. Lo faccio questa mattina al risveglio.
Ho letto sui giornali online la notizia di un premio, un bel premio per qualcosa che ho scritto alcuni anni fa e pubblicato lo scorso 27 gennaio.
L’opera premiata si intitola E se tornasse?con sottotitolo Messaggio ai giovani armati di smartphone. Il riconoscimento che ha ricevuto è il “Premio di Arte e Cultura Siciliana Ignazio Buttitta”.
E se tornasse? è stato premiato nella sezione “Attualità” ex aequo con il libro di un amico e grande artista: Ogni guerra è nebbia di Nicolò D’Alessandro (edizioni Medinova). Ci divideremo in due il riconoscimento e con piacere, metà lui e metà io (mi ricorda tanto il rito di una tazza di caffè in due, che è diventato a Sciacca un rito d’amicizia).
Il premio “Buttitta”, giunto alla XXIV edizione, è promosso dal Centro artistico culturale “Renato Guttuso” presieduto da Lina Urso Gucciardino. Il centro è di Favara, comune di tanti amici che abbraccio e col quale E se tornasse? ha un collegamento ideale. Favara è infatti il paese dove è nato Calogero Marrone, “Giusto tra le nazioni”, il funzionario dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Varese che, durante il regime fascista e l’occupazione nazista, salvò dalla persecuzione centinaia di ebrei e oppositori politici rilasciando loro documenti falsi.
Scoperto, venne deportato nel campo di concentramento di Dachau dove morì.
E il libro E se tornasse?, indirizzato alle giovani generazioni (nasce dentro una scuola), parte da quel periodo, da quella follia, ponendosi una domanda: e se quello che è accaduto tornasse oggi, con gli strumenti di oggi e non più contro gli ebrei ma contro un altro nemico?
La consegna dei premi è stata programmata per l’8 luglio 2023 nel piazzale antistante la casa natale del Premio Nobel Luigi Pirandello, ad Agrigento, in contrada Caos.
Grazie di cuore a chi ha letto E se tornasse? e ritenuto meritevole di un riconoscimento.
Raimondo Moncada
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