Un cane che abbaia.
Ma non c’è nessuno!
Almeno a me così sembra.
Forse un fantasma.
Una presenza che non si vede.
Oppure un alieno
con il suo manto invisibile.
Il cane continua ad abbaiare
mentre la notte,
stanca di fare silenzio,
si prepara a cedere
alle voci del giorno.
Ora c’è un altro cane che abbaia.
Ma quanti fantasmi ci sono?
Fuori è ancora buio.
Dalla finestra entra un filo
di un gradevole freschetto.
Non ci sono gabbiani,
non ci sono da tempo,
incuranti del mio riposo.
E le luci sono spente.
Nessun altro rumore
in una domenica
che prepara al Ferragosto
in una estate
per me senza mare.
Solo di presenze
e di attese.
Il cane abbaia.
E se sentisse proprio me
la parte aliena,
quella invisibile,
silenziosa ai miei simili
ma alle sue orecchie
così tanto rumorosa?
Loro sono molto sensibili
e sentono ciò che noi umani
non sentiamo,
anche impercettibili
cambiamenti di colore
in una notte sempre buia
e apparentemente uniforme
di un nero spaventoso
scosso dai ricordi delle luci
che dicono di stelle.
Dalla finestra
ora entra un filo di luce
e odo un altro cane abbaiare
come a darmi il buongiorno,
sì proprio così,
e la buona domenica.
Ho provato a dormire
ma ora sono sveglio.
Raimondo Moncada
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