“Benzina pulita creata dall’aria. C’è riuscita un’azienda inglese”. E’ il titolo di un servizio che leggiamo, spaventati, sul sito di Repubblica. La notizia potrebbe sconvolgere ogni nostro equilibrio psicologico, salutistico ed economico.
L’Air Fuel Synthesis ha prodotto questa estate cinque litri di carburante catturando anidride carbonica dall’aria che respiriamo. La scoperta è stata messa a punto in una piccola raffineria britannica di Stockton-on-Tees.
“Abbiamo preso anidride carbonica dall’aria e idrogeno dall’acqua e li abbiamo trasformati in carburante”, ha riferito il ceo dell’azienda Peter Harrison all’Institution of mechanical engineers di Londra.
L’Air Fuel Synthesis punta a espanderesi su larga scala commerciale nel giro di due anni. E’ convinta di produrre una tonnellata al giorno di carburante celeste.
Se così fosse, si tratterebbe di una svolta epocale.
Ma sorgono spontanee alcune domande.
Si riuscirà a arrestare l’effetto serra, a guarire l’atmosfera malata e a sedare il clima impazzito?
Si riuscirà a risolvere la crisi energetica e a riportare a livelli tolleranti il costo della benzina?
La paura è che l’inerme consumatore subisca gli effetti negativi dell’innovazione.
Dobbiamo, dunque, cominciare a metterci l’animo in pace e a prepararci per la prima volta nella storia dell’uomo a pagare l’aria che respiriamo?
L‘Independent, ci informa Repubblica, parla di “pietra miliare” sulla strada verso l’energia pulita, “sacro graal della green economy”.
La nuova miniera è dunque il cielo, l’atmosfera, tutto ciò che ci circonda, il mare d’aria in cui abbiamo vissuto. Speriamo bene per la nostra salute e per le nostre tasche. L’economia, non dimentichiamolo, si regge sul guadagno, sul business. Ed anche lo Stato che con le accise sul petrolio, le tasse sui carburanti, finanzia la sia struttura e tutte le sue attività (qualcuno dice anche le spedizioni belliche di Garibaldi). Tolte dalle scatole e dai bidoni le tradizionali benzina, diesel, gpl, metano, si dovrà tassare altro di largo, larghissimo consumo. L’aria, bene comune, diventerà la nuova frontiera.
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