La selezione social dei professori


O Capitano! Mio Capitano!
Ci sono professori e professori: ci sono professori che ti fanno salire sui banchi o ti fanno uscire a sorpresa dalla scuola per condurti nella valle dei templi o nella loro bottega d’arte o dentro un teatrino vecchio e abbandonato a insegnarti tante e indimenticabili lezioni di vita; e ci sono professori che riescono a essere lo stesso grandi seguendo il rigido programma ministeriale e il rigido protocollo lasciando gli studenti incollati alla sedia, a distanza, fino al suono della campanella. 
“Finito, ora potete uscire!”
Ho avuto entrambe le tipologie (sorvolo su altre) di professori e ricordo tutti (o quasi tutti) con affetto e nostalgia. I prof della prima tipologia, con la mania dei video su Facebook, che dicono solo quello che si vede nelle immagini (i piedi sui banchi!), oggi sarebbero bullizzati, massacrati, presi a pedate e colpiti con sedie e banchi, ed espulsi ignominiosamente dalla società tra le risate di chi pure si compiace ed è soddisfatto della meritata gogna. 
Con i social, stiamo facendo una feroce selezione anche di insegnanti: tutti inappuntabilmente perfetti davanti alla telecamera di uno smartphone sempre in agguato.
Certo, dirà sempre qualcuno, ci sono pure casi o presunti casi di violenza che vanno ripresi e denunciati. E questo è un altro discorso che merita l’intervento delle forze di polizia e dell’autorità giudiziaria per fare luce e individuare gli eventuali reati. 
Raimondo Moncada

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