Per un Natale che duri

Il grande albero di Natale, in piazza del Nettuno, nel centro storico di Bologna

Speriamo duri quanto più possibile.
Non parlo di me. Ma delle vibrazioni di fine anno.
Mi piace questa atmosfera, avvolta da un sentimento di cui si sente forte il calore.
“Ciao, come stai? Salutami tanto tua moglie, i tuoi e tanti auguri di Buon Natale. Che il nuovo anno di porti …”

C’è voglia di stare assieme, di incontrarsi, di stringersi la mano, di abbracciarsi, di scambiarsi il fuoco di dentro, di godersi la vita senza mascherina, senza chiusure, scambiandosi i migliori auguri, i migliori sentimenti.

Speriamo che duri.

Perché la scommessa è proprio questa: caricarsi quanto più possibile di buoni sentimenti natalizi e portarseli con sé, sempre, ogni giorno, con la stessa intensità, la stessa genuinità, senza staccare la spina alle luminarie di fuoco, senza spegnere il camino che arde, fino al prossimo dicembre, fino al prossimo Natale.

Speriamo che duri perché è proprio bello. A me piace e mi stringo forte il calore che ho.

Raimondo Moncada

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