Senza siciliani anche quest’anno Sanremo avrebbe rischiato di chiudere.
Tra presentatori, autori, ospiti e cantanti, tecnici, il festival della canzone italiana ha messo nel proprio cast miei conterranei. E finora gli ascolti premiano questa scelta.
Amadeus è nato da genitori siciliani.
Fiorello è siciliano.
Il comico Angelo Duro è siciliano.
La cantautrice Levante è siciliana.
Colapesce e Di Martino sono siciliani.
Pippo Balistreri, capo palcoscenico di Sanremo da 40 anni, è siciliano.
Il brano dei Cugini di campagna ha come autori i componenti del duo La rappresentante di Lista di cui Dario Mangiaracina è siciliano.
E siciliano è il recordman del festival, il grande Pippo Baudo, che c’è sempre.
Storie siciliane, come quelle del sabato sera da Maria De Filippi a C’è posta per te che senza siciliani non saprebbe come riempire il programma di sostanza e fare ascolti.
Dimenticavo, è siciliano anche il telespettatore che scrive di Sanremo tutto siciliano.
Ma quanto è brava e bella e geniale la nostra terra?
Faccio mio un pensiero di Goethe espresso dopo un viaggio vacanza indossando la maglietta nella foto: “L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito”.
Raimondo Moncada
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