Un anno di premi. Non finiscono più. E arrivano da dove meno te l’aspetti, da dove neanche ti conoscono e ti giudicano per quello che dai, per quello che vedono, per le emozioni che susciti. E non dalla martellata che gli arriva a colpire la loro attenzione.
Andiamo al dunque e all’incredibile. Mi è arrivato un riconoscimento dalla terra di Sandokan, la Tigre della Malesia, e ho i brividi per questo. È il secondo premio che mi viene recapitato dall’immensa Asia.
Oggi posso dire che sono stato premiato come attore cinematografico anche da una giuria di Singapore, che si aggiunge alle giurie di India e Romania. La notizia mi è stata comunicata ancora una volta dal regista Max Puglisi perché il premio ha a che fare con la partecipazione al suo cortometraggio The prodigal son che sta girando tutto il mondo (solo il film, io rimango al momento a Sciacca).
“Eccoci ancora qua! Un altro premio vinto” è stato il messaggio di Max in email con allegato l’attestato di “Best supporting actor” all’Indo-Singapore International film fest. E la cosa meravigliosa che il corto di Max (Massimo) Puglisi ha raccolto anche altri importanti premi che sono stati assegnati ad altri bravissimi attori e attrici del cast, ovvero a Alfonso Marchica e Marcella Lattuca.
Il premio di Sandokan lo aggiungo ad altri premi che mi sono stati recapitati a inizio anno: il “Best actor” dal “Eastern Europe Film Festival” di Bucarest, in Romania, e il Best actor Special Jury del Subathra International Film Festival.
Sono premi per gli attori di un film che sta accumulando premi su premi in diversi festival (London Short Film and Television Award, Cannes shorts ecc.) con un cast tutto giurgintano: Luigi Corbino, Marcella Lattuca, Alfonso Marchica e Giovanni Moscato.
Questi premi si aggiungono al premio per la Letteratura “Ganduscio”. Insomma, ora con tutti questi riconoscimenti posso andare in pensione (spero che non facciano irritare una signora che sulla pagina di Max ha espresso le sue riserve).
Raimondo Moncada
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