Era il maggio odoroso

“Era il maggio odoroso…”
Questa mattina, Primo Maggio, mi sono imbattuto in questo verso e non me lo sono potuto togliere dalla testa. È riuscito a piantarmi a casa l’intera mattinata e a leggerlo a voce alta assieme a tutto l’incipit della celebre lirica di Giacomo Leopardi, A Silvia, e a montare questo piccolo video con immagini di Sciacca (casa museo Scaglione, palazzo Graffeo, porto, mare, tramonto, ceramica) e uno scorcio di elevata aria e di verde di Caltabellotta.

Al Liceo Scientifico Linguistico Leonardo di Agrigento l’ho imparata a memoria.

Non avevo mai dato peso al riferimento al mese di maggio così come non avevo dato peso al riferimento al lavoro, alle occupazioni femminili, all’occupazione di studio di un immenso poeta. Ero fermo ai profondissimi sentimenti messi dentro la musica di questo canto che resiste alle mazzate del tempo (due secoli) più delle canzoni di Sanremo e non infastidisce e non stanca mai l’udito.

Raimondo Moncada

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