Oggi ha piovuto un turno e qualcosa d’acqua nelle case.
Così mi è sembrato.
All’inizio pioggia babba, poi pioggia giusta dal cielo alla terra. Ha piovuto dopo mesi di cielo azzurro e caldo estivo.
Le campagne arse hanno ringraziato. Così come gli invasi, che hanno alzato leggermente il livello della loro riserva idrica per i prossimi mesi annunciati difficili.
Meglio poco che niente. Speriamo bene.
E a questo punto ho un blocco. Vorrei augurare pioggia e pioggia e pioggia per le prossime settimane, per i prossimi mesi. C’è bisogno d’acqua per non arrivare ai livelli di emergenza. Ma come si fa a dire: “Che piova tutto aprile, maggio, giugno, luglio, agosto ecc.?”
E la stagione balneare? E la stagione turistica?
Noi in Sicilia d’estate viviamo di mare con i bagni rinfrescanti, rilassanti e socializzanti. E viviamo di turismo con un’infinità di visitatori che ci raggiungono da ogni parte del mondo non per vedere me ma per abbracciare ogni sorta di bellezza: storica, culturale, paesaggistica, naturale.
Sarebbe un danno enorme se piovesse sempre, ininterrottamente, ogni giorno e girassimo a luglio e agosto con gli ombrelli. Ma senz’acqua non sarebbe peggio? I turisti come si lavano dopo le loro escursioni tra le bellezze anche marine? E i bagnanti nostrani e anche non nostrani come si lavano dopo che si sono salati con acqua di mare (che un tempo passato serviva pure per lavarsi in mancanza d’acqua senza sale nelle case)?
L’acqua del cielo, senza alcun dubbio, la possiamo definire la soluzione delle soluzioni. Che piova il giusto, senza dare fastidio a nessuno.
Raimondo Moncada
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