In Sicilia siamo sempre di meno, anche perché non si fanno i figli che si facevano una volta e i pochi figli che si fanno vanno via, riprendendo la via dell’emigrazione tracciata dagli avi.
C’è un dato preoccupante che mi ha colpito in questi giorni e riguarda il quanti siamo con numeri aggiornati e il quanti saremo in previsione fra qualche anno in una terra che non riesce a volare come le regioni di un’altra Italia.
Lo spopolamento delle nostre città, per denatalità e per emigrazione dei giovani e non solo, ci ha portato a un bilancio negativo negli ultimi anni di quasi centomila residenti. È un tema di cui ha discusso in un convegno l’Anci Sicilia, l’Associazione dei Comuni per provare a trovare soluzioni alla crisi demografica ed anche economica. E dalle analisi è emerso che nell’isola, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93 per cento, con un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti. Tra le prime province maglia nera vengono indicate Enna, Caltanissetta e Agrigento quest’ultima con un -3,46% che si traduce in -14.826 esseri umani spariti da ogni conteggio.
Quanti siamo oggi in Sicilia? Sulla base del censimento 2022, la popolazione è di 4.814.016 residenti. Ma di questo passo, con l’acqua che bagna sempre il nord del mondo, finiremo con l’essere sempre di meno e sempre più vecchi e privi di energie e stimoli. Ma i giovani c’è da capirli nelle loro difficili scelte che danno una risposta, in assenza di sicurezze, all’eterno dilemma meridionale: rimanere o andarsene? Anche io, da giovane, ho provato ad andarmene. Da adulto, mi sta capitando di emigrare al nord per salute e di trovare negli ospedali un’altissima percentuale di medici e infermieri del sud (direi che sono in netta maggioranza!)
Raimondo Moncada
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