La follia del silenzio

Mi prendono per folle. Per una passeggiata, in silenzio. “Ti ho visto, ieri sera. Ero in macchina. Ti ho salutato, ma eri troppo preso. Che facevi tutto solo?”.   “Ho visto passarmi accanto una macchina, come tante altre. Dentro ho poi riconosciuto un volto che ti poteva somigliare. Scusami se non ti ho salutato. Ma la... Continue Reading →

Se ti hanno visto, ti hanno già messo in gabbia

Se ti hanno visto educato all’immobile fissità, non puoi permetterti di saltellare come una scimmia.Se ti hanno visto muto come un pesce, non puoi permetterti di aprire bocca e parlare.Se ti hanno visto col muso, serio, non puoi permetterti di mostrarti sorridente.Se ti hanno visto con in mano un martello, non puoi permetterti di presentarti... Continue Reading →

Così è se vi pare. I parenti capiranno?

Proprio dietro il sottile strato della parvenza c'è lo spesso strato della realtà. A prima vista, realtà e parvenza si confondono, sembrano lo stesso strato. Osservando, vien fuori che non tutto è realtà. Come non tutto è parvenza. Non tutti, dunque, sono reali e non tutti sono parventi. La verità è anche un'altra. Abbiamo il potere di... Continue Reading →

Sono spazzatura, ma attendo l’attestato

Come spazzatura varrò di più. Ne sono convinto. Lo dico per tirarmi su. Decidiamo tutto noi. Siamo quel che pensiamo e vogliamo essere. C'è però da attendere l'attestato ufficiale. È importante. Aspetto con ansia il prossimo giudizio di una delle agenzie di rating internazionale mondiale universale riconosciuta accreditata. Come esseri umani, abbiamo bisogno di essere considerati. Il sogno... Continue Reading →

Di ccà ti trasi e di ddà ti nesci

Sento. Le mie orecchie sentono. Ci sono volte, però, in cui non sentono o non vogliono sentire. Lo sento. Come sento ogni volta la voce che mi dice: "Di ccà ti trasi e di ddà ti nesci". È una voce che parla siciliano, la mia voce di dentro. La sento. Sempre. E mi stordisce. Raimondo Moncada 

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