Ucràina o Ucraìna? Rùssia o Russìa?

La tragedia ucraina è ormai al centro delle nostre vite. Non si parla d’altro. Gli effetti della guerra hanno oltrepassato i suoi confini con gli sfollati che raggiungono anche il nostro Paese, con tantissimi Stati che stanno reagendo contro l’aggressore russo con dure sanzioni, con la paura di un allargamento del conflitto in altre aree... Continue Reading →

Mattarella e l’italiano del Capo dello Stato

Circola un sospetto sull’improvvisa e decisiva inversione di tendenza che ha portato alla conferma di Sergio Mattarella come nuovo Presidente della Repubblica. I gruppi parlamentari della maggioranza che sostiene il governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi avrebbero abbandonato l’idea di eleggere una donna al Quirinale dopo aver letto il pezzo contenente l’atroce dubbio... Continue Reading →

Capo o Capa dello Stato?

Un presidente donna. Il primo o la prima. Evviva! Una svolta, un evento nella storia della nostra Repubblica, del nostro Stato, delle nostre Istituzioni, che completa l’avvento delle donne ai vertici delle pubbliche amministrazioni (Comuni, Province, Regioni ecc.) e delle imprese. Ho pensato a questo dopo la candidatura del Presidente (della Presidente) Elisabetta Casellati e i... Continue Reading →

Un cappuccio e un deca

Entro in un bar per un cappuccino e assisto a una lezione di lingua e di come farsi capire con velocità e chiarezza in un mondo frenetico. Accanto a me, davanti al bancone, c’è una signora con la mascherina che fa un ordine più complesso. “Un cappuccio e un deca”.Dietro al bancone ci sono due addetti... Continue Reading →

Il negozionista

Chi entra in un negozio, possiamo definirlo un negozionista?È importante conoscere la lingua italiana, il suo ricchissimo vocabolario che ci permette di indicare con precisione un oggetto, una persona, un’azione... tutto. Con le parole esprimiamo concetti, punti di vista e diamo pure etichette. Si fa, ad esempio, un gran parlare in questi giorni di negazionisti, di chi... Continue Reading →

La Brexit favorisce il siciliano

Gli inglesi rinunciano all’inglese estero. Hanno deciso di lasciarci, lasciare noi forzati d’inglese, a forza di voti. Vogliono abbandonare l’Unione Europea e stare da soli, autodeterminarsi. Sono isola, come la Sicilia, la mia terra. Siamo uguali in questo, come siamo uguali nella bella lingua: gli inglesi hanno l’inglese, i siciliani il siciliano. L’unica grande differenza... Continue Reading →

Arancino o arancina? Orrore al bar

Giustamente. Non posso che essere d’accordo. Mi inginocchio. “Sentirmi ordinare da un turista un arancino che non si può sentire e non un’arancina e vedergliela pure mangiare con la forchetta è una cosa terribile, da sentirsi male”. È quanto mi dice una giovane signora dietro un bancone dopo che, confuso, stanco, affamato, con lo stomaco arrabbiato,... Continue Reading →

Il rapimento del mare

A mari semu! È un modo di dire siciliano che, nel suo principale utilizzo, ha un significato preciso. Il significato non è nella sua traduzione letterale, “siamo a mare”, ma nella sua metaforica rappresentazione mentale: “Siamo in alto mare, nella più totale confusione, in difficoltà, e non riusciamo a vedere una direzione per salvarci”. A... Continue Reading →

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