"Morire d'odio". È una storia che parla di un bambino maltrattato, privato dell'amore dei genitori e di una vita normale, che si rinchiude nella sua camera e non esce più, osservando dalla finestra la vita degli altri. Una storia, tante storie di esistenze bruciate. È la storia del racconto di Raimondo Moncada che si è piazzato secondo... Continue Reading →
Chi nicchi e nacchi, un libro in siciliano controcorrente
LA MIA LINGUA, LA MIA VITA. Mi sono fatto un regalo. È un dono che ho voluto fare a quel ragazzo che tanti anni fa ha riscoperto la follia incontrollata e incontrollabile della creatività, scrivendo, recitando e non più dipingendo o disegnando come aveva sempre fatto da piccolino. Ecco il regalo: un libro! anche questo una... Continue Reading →
Se ti hanno visto, ti hanno già messo in gabbia
Se ti hanno visto educato all’immobile fissità, non puoi permetterti di saltellare come una scimmia.Se ti hanno visto muto come un pesce, non puoi permetterti di aprire bocca e parlare.Se ti hanno visto col muso, serio, non puoi permetterti di mostrarti sorridente.Se ti hanno visto con in mano un martello, non puoi permetterti di presentarti... Continue Reading →
Di ccà ti trasi e di ddà ti nesci
Sento. Le mie orecchie sentono. Ci sono volte, però, in cui non sentono o non vogliono sentire. Lo sento. Come sento ogni volta la voce che mi dice: "Di ccà ti trasi e di ddà ti nesci". È una voce che parla siciliano, la mia voce di dentro. La sento. Sempre. E mi stordisce. Raimondo Moncada
Chiodo schiaccia chiodo ma non quello fisso
Poveri chiodi. Soli, abbandonati, piantati. Con la testa battuta di qua e di là. Quando ne vedi uno, di solito neanche lo consideri. Neanche pensi di raccoglierlo, di tenerlo tra le mani, di stringerlo tra le braccia. Non ci pensi, non ci vuoi pensare, per non avere anche un chiodo fisso in testa in aggiunta... Continue Reading →
Sapere di non sapere e di sapere
So di non sapere. E so di sapere. Quello che so so di saperloE quello che non so so di non saperlo. Dunque so. Boh! Non so. R. M.
Siamo quel che siamo, voci del verbo essere
Non siamo quello che siamo per gli altri. E gli altri non sono quello che sono per noi. Siamo pure quello che non siamo per noi. Siamo. E questo basta. Siamo quello che siamo. Siamo quello che ci sentiamo di essere e quello che sentiamo che possiamo essere e ancora non siamo. Siamo. Ma non... Continue Reading →
Posacenere da moto, utile e geniale per non andare in fumo
Mi fa impazzire chi fuma in moto. No mentre fa moto, ma mentre è sulla moto, sopra il motorino. Che fuma? Accende la sigaretta, accende la moto, parte, dà una boccata, aspira, riempie i polmoni, blocca il respiro, va in estasi, abbassa la mano sull’acceleratore del manubrio che tiene solo con due dita: il mignolo... Continue Reading →
Ci sono parole e parole
CI SONO PAROLE Ci sono parole e parole. Ci sono parole sanguinanti come un pugno nel naso. Ci sono parole pesanti come la ruota di un Tir su un piede. Ci sono parole affilate come la lama di un salumiere.Ci sono parole travolgenti come i fiumi di un'alluvione.Ci sono parole piccanti come il peperoncino spremuto sugli occhi.Ci... Continue Reading →
Non possiamo rimanere inermi
NON POSSIAMO RIMANERE INERMI - Hai visto quelle immagini? - Non possiamo rimanere inermi. - Si stanno scannando.- Non possiamo rimanere inermi.- Dicono che fanno uso di armi chimiche contro civili inermi. - Non possiamo rimanere inermi. - C'è chi attribuisce la responsabilità al regime, chi ai ribelli. E la gente scappa terrorizzata. - Non possiamo rimanere inermi. - Circolano foto con... Continue Reading →