Dolci, il genovese o la genovese?

“Io prendo un genovese”.Il mio orecchio distratto si orienta verso la fonte del suono che ha articolato questa richiesta dentro un bar di Sciacca. È una donna sui settant’anni, distinta, ben vestita, ben truccata, capelli ben sistemati, parla bene l’italiano, sembra allittrata, molto più allittrata di me che io parto dal siciliano per arrivare all’italiano.... Continue Reading →

Minuscolo sud

Una mia amica, scrittrice e insegnante di Lettere, mi ha bacchettato dopo aver letto un passaggio del dattiloscritto di un mio saggio sul regista Pietro Germi in cui ho messo a confronto due periodi storici diversi nella mia terra e poi la situazione negli anni Sessanta in due tanto diverse parti d’Italia. Il passaggio incriminato... Continue Reading →

Usciamo dall’Europa e dall’Italia

Usciamo dall’Europa, usciamo dall’Italia, usciamo dal Meridione, usciamo dal Mediterraneo, usciamo dalla Sicilia, usciamo dalla provincia di Agrigento, usciamo dal nostro quartiere, usciamo dal nostro condominio, usciamo dal nostro appartamento, usciamo dalla nostra famiglia, usciamo da noi stessi e impazziamo, ognuno da solo, nel suo separato e blindato e armato mondo, di solitudine. Seguiamo alla... Continue Reading →

Il tricolore non è una bandiera qualsiasi

Il tricolore non è una semplice bandiera da sventolare allo stadio solo in caso di vittoria della nazionale di calcio. Dentro il verde, il bianco e il rosso c’è una lunga storia, ora di speranza, ora di dolore, ora di gloria, che ci appartiene come grande comunità, come grande nazione, come grande Patria. Una storia... Continue Reading →

Non nero per caso

Io non solo lo sono ma mi sento proprio italiano italiano, nativo di una terra, la Sicilia, dove la popolazione non è così bianca bianca e non a causa dello scottante sole. E questo mi sento di dirlo ogni volta che esce la storia del colore della pelle che sembra avere ancora la sua importanza,... Continue Reading →

La tua terra brilla in lontananza

Ti appartiene e tu appartieni a lei. Ci sei nato. Ci sei cresciuto. Ci vivi. C’è chi tra le sue ultime volontà, lontano dalla propria terra, lascia scritto: quando sarà, portatemi a casa mia, seppellitemi dove sono nato. È la tua terra. E senti che ti manca quando sei costretto a starne lontano. È come... Continue Reading →

Il tricolore nel cielo di Bologna

Le Frecce Tricolori della Pattuglia Acrobatica Nazionale hanno attraversato questa mattina il cielo di Bologna. Gli aerei non sono passati inosservati ma hanno colto di sorpresa tanti. Un boato sempre più forte intorno alle 10,30 ha fatto tremare ogni cosa, spingendo le persone in piazza o per le strade a fermarsi e guardarsi attorno o... Continue Reading →

Essere italiani

Sentirsi italiani. Sentire forte il senso di appartenenza, con le sue radici profondissime, per una terra, una nazione, uno Stato, una Patria.Essere italiano, essere dell’Italia e non di un’altra nazione.Lo conoscete questo sentimento? questa vibrazione invisibile che d’un colpo ci unisce abbattendo ogni ostacolo, ogni ritrosia, ogni barriera, ogni differenza sociale e geografica? Tutti in... Continue Reading →

Mischini Rai, Eredità e Flavio Insinna

Contesto l’Eredità. Contesto Flavio Insinna per quello che ho visto e ascoltato nella puntata di oggi 6 febbraio 2023. “Mischinu” nella lingua siciliana significa più di “poveretto”, ha dentro qualcosa che la parola italiana non restituisce, non dice. Mischina! Davvero mischina, assai assai. La lingua italiana, in questo caso, si dimostra “poveretta”. In nome dei... Continue Reading →

Lingua troppo maschia

Se una donna che ha un ruolo, una posizione, una professione di gran prestigio, nel privato e nelle istituzioni, vuol essere chiamata muratore, fabbro, avvocato, dirigente scolastico, segretario comunale, notaio, direttore, ministro, architetto, ingegnere, ecc., pur sapendo della svolta dei linguisti e dei grammatici e dei sintatticisti e vocabolaristi, è in errore? E mi chiedo... Continue Reading →

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