“Trova Francesco, e lui ti indicherà la strada”.
Sono con Fra Paolo che si è preso cura di fratel Biagio, Biagio Conte, nell’eremo di San Bernardo di Corleone dove vive una comunità di frati che pratica le regole originarie di San Francesco.
Fra Paolo parla a fratel Biagio, smarrito per i suoi boschi, proprio del Santo di Assisi e dei motivi che l’hanno spinto a vivere come poi ha vissuto: in povertà, umiltà e preghiera, abbandonando ogni altro vestito.
È qui che Biagio decide di andare a piedi ad Assisi per avvicinarsi a Francesco e dedicare la propria vita, tutto se stesso agli altri, agli ultimi.
Sono in compagnia dell’amico attore Santo D’Aleo, in Via Garibaldi, a Sciacca. Ha impersonato Fra Paolo nel film “Biagio” di Pasquale Scimeca.
Santo da anni partecipa a importanti produzioni, come La stranezza di Roberto Andò con Servillo e Ficarra e Picone. Un ultimo film a cui ha preso parte è quasi pronto a uscire nelle sale.
Ha un bellissimo volto, cinematografico, unico, originale, ce l’ha solo lui, che si presta a interpretare diversi ruoli. Non tutti abbiamo il volto di Santo, un volto che parla senza parlare, molto espressivo. Ha alle spalle oltre quarant’anni di attività artistica. Persona seria, professionale.
Assieme abbiamo partecipato al film Smith di Sicilia di John Peter Sloan.
Lo incontro spesso perché ama camminare a piedi e farsi lunghi tragitti con quella barba bianca che è il suo elemento distintivo e godersi come me i meravigliosi paesaggi di Sciacca. Arte nell’arte.
Raimondo Moncada
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