Covid, la storia in una foto

Questa è storia, STORIA!
Ora lo avvertiamo di meno per la vicinanza temporale, la stanchezza, il rifiuto, la rimozione, il superamento della lunga fase d’emergenza nazionale e mondiale.

Sono trascorsi tre anni. Una vita: la pandemia, la malattia, il pensionamento di colleghi amici…

Allora non si sapeva nulla. Tutti erano chiusi a casa, per paura, per protezione, per disposizione, per zona rossa, per non rischiare la pelle. In giro c’era il deserto. Non una persona. Solo uccellini che cantavano, solo il mare che scintillava. C’eravamo noi, con l’apparato della protezione civile comunale a supporto degli organi istituzionali.

Nella foto che oggi mi ricorda Facebook, sono con i colleghi e amici Luciano Abbene e Vito Friscia, in un ufficio decentrato del Comune di Sciacca, tra piazza Rossi e piazza Scandaliato, in presenza, il 12 marzo 2020, a lavorare in un’atmosfera surreale, da cinema, ma col cuore con i battiti a mille, con le prime stime dei morti, con il pensiero alla sopravvivenza nostra e di tutti.

“Ma come finirà?”
“Quando ci raggiungerà il virus?”
“Cosa possiamo fare noi?”

Non nascondo la mia paura di allora. Ma c’eravamo. Eravamo operativi, senza armi, senza elmi, senza armature, senza lance. Incoscienti? Pazzi? Suicidi?

Non si conosceva il nemico. Nel primissimo periodo si combatteva l’invisibile e potente virus dallo strano nome con le mascherine da imbianchino. E noi non ci siamo tirati indietro.

Adesso è tutto diverso. C’è stata l’autocertificazione, c’è stata la vaccinazione di massa, la prima, la seconda, la terza, la quarta anche se qualcuno ha voluto innestare la retromarcia:
“Il virus non esiste!”
“Il vaccino serve per far campare l’industria farmaceutica”.

E ora, con le conoscenze di oggi, leggi che c’è chi vorrebbe processare e condannare chi nella prima fase ha tentennato nel prendere decisioni sulla zona rossa e per aver sottovalutato la situazione, e al contrario c’è chi vorrebbe processarli e condannarli per aver preso decisioni e aver sopravvalutato la situazione.

Oggi è tutto facile, allora no. Oggi tutti esperti e coraggiosi.

Continua il film. Ma per fortuna oggi sembra tutto sotto controllo, tranne i commentatori sconosciuti che appena scrivi le parole chiave “vax” e “Burioni” ti entrano nel profilo a gamba tesa e cominciano a insultare te e chi si è schierato senza più la mascherina da carpentiere ma con le nuove armi contro il Covid19.

Raimondo Moncada

P.S. La foto l’ho scattata con il sentimento di chi vuole lasciare testimonianza della propria esistenza ai posteri.

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