Chi è l’ultimo?

“Chi è l’ultimo?”
Chi entra dice solo:
“Chi è l’ultimo?”
È una litania.
“Chi è l’ultimo?”
Lo dico pure io entrando alla Posta, in un ufficio affollato già nel primissimo e caldo pomeriggio con i condizionatori a palla. Un ufficio ricavato in locali temporanei (già da un po’) attigui alla vicina sede in ristrutturazione e non dotati di biglietti ammazza fila.
“Sono io l’ultima”.
Mi risponde un’anziana signora seduta con altre donne in attesa su una fila di dieci sedie.
Sapere chi è l’ultimo ti rasserena, prendi posto o seduto o in piedi e stai in attesa pure tu non preoccupandoti più di chi viene e di chi si avvicina allo sportello per pagare bollette o riscuotere.
Devi solo rispondere a chi entra dopo di te:
“Chi è l’ultimo?”
“Io sono l’ultimo”.
E una volta risposto perdi il titolo di ultimo e stai in attesa per conquistare il meritato titolo di primo.

Raimondo Moncada
Un pomeriggio da ultimo alla Posta

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