Ferdinandea riemerge

Ferdinandea riemergerà. L’isola di Sciacca spuntata dal nulla nel luglio del 1831, contesa tra più nazioni e poi inabissatasi dopo pochi mesi, è sempre viva, eternamente viva nella memoria dei saccensi, degli scienziati e dei letterati di tutto il mondo che l’hanno messa al centro dei loro interessi, dei loro studi, delle loro fantastiche narrazioni.

L’isola Ferdinandea merita tutta questa attenzione e tanto clamore, come quando emerse facendo “scrusciu di mari” e di terra con l’orizzonte acceso da giochi d’artificio. E ritornerà a vivere in un nuovo spettacolo, questa volta umano, ma non tanto, del regista e attore (e amico) Salvatore Monte in una sfida che per un comune mortale ha dell’impossibile: mettere in scena un testo teatrale nel luogo che è stato la gradinata di stupefatti spettatori che per giorni e giorni hanno assistito a uno spettacolo unico al mondo, a qualche chilometro di distanza, nel punto dove è pure stato scoperto il prezioso corallo di Sciacca. Sulla sabbia e dentro le acque dello stesso mare dell’isola che non c’è si darà vita a “Chiamatemi Ferdinandea”, leggenda musicale scritta e diretta da Salvatore Monte che si avvarrà di una compagnia comprendente decine e decine di attori (professionisti e amatori) e tecnici di Sciacca e di altri territori e del sostegno di diverse istituzioni, locali e non.

Un’intera spiaggia, quella di Muciare, sotto il Viale delle Terme, a pochi passi da Cammordino, nei pressi di quella che è stata la prima sede del Museo del Mare abbattuto da una potente alluvione, si trasformerà in teatro di suggestioni, di memoria, di storia, di arte, di emozioni.

Il Mediterraneo ritornerà a scintillare di luce nuova.

Basterà sedersi in uno dei cinquecento posti riservati al pubblico per emozionarsi in una delle 4 serate (dal 3 al 6 agosto 2023) previste dall’imponente organizzazione, tutte dedicate al poeta del mare, a Vincenzo Licata, a cui – per inciso – darò pure voce in uno degli eventi collaterali (“Vulissi turnari nicuzzu” scritto e diretto da Giovanni Giglio). Perché sono previste altre iniziative in altre date, a luglio, dedicate a Ferdinandea, tutte legate. Ci sarà anche un convegno con la presenza di esperti di vulcanologia per capire questo straordinario fenomeno della natura con la scienza oltre che con l’arte.

Si realizza così un’idea che, ha confidato Salvatore Monte nella conferenza stampa nel Circolo nautico Il Corallo, è nata da un suo incontro con Tony Russo. Ma io aggiungo che si realizza una suggestione avuta durante una comune visita nell’area antistante il museo del mare di località Muciare.

“Questo luogo si presta a un grande spettacolo” mi ha detto Salvatore qualche anno fa. E quella suggestione si è trasformata in realtà. La vita è anche un sogno che si concretizza, come Ferdinandea.

Raimondo Moncada

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