La bandiera senza guerra dei bambini

Dovremmo ritornare tutti bambini
almeno per non aggiungere guerra ad altre guerre.
Magari con le nostre bandierine
con i nostri costumi e copricapi
con i canti delle nostre tradizioni
con le preghiere delle nostre religioni.

Giocare, proprio cosi, senza fare nient’altro.
E che bisogno c’è a questo mondo?
Parlo sempre del mondo dei bambini
dove non c’è il dio che incita alla guerra
dove non c’è l’odio che insanguina le mani
dove non ci sono pietre, mitra o bocche di cannoni
dove non c’è confine di terra da farci male
dove non c’e filo spinato innalzato in cielo
dove non ci sono ghetti e campi di concentramento
dove non c’è bisogno di muscoli e altra forza
se non quella di un sorriso e di un abbraccio
di due bambini che senza ONU e altra istituzione
ordinano “Fermatevi!” agli adulti senza più senso.

“Siamo noi l’autorità di questo mondo
che state distruggendo senza pietà
smantellando la parola PACE senza più pace
articolo primo del nostro Stato aperto
perché è quella che manca, quella che non c’è
per un futuro nostro e non più vostro
da vivere senza più paura di esplosioni
ma solo col rispetto dell’ESSERE UMANO”.

Raimondo Moncada

P.S. Queste sgangherate parole sono venute fuori dopo aver visto una fotografia con l’abbraccio di due bambini, uno palestinese e uno israeliano.

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