Il 25 febbraio del 1977 debutta il primo Telegiornale a colori. Una straordinaria innovazione tecnologica, una magia per i telespettatori, che costrinse i conduttori, gli anchorman, a riempire i propri guardaroba di nuovi indumenti per non far vedere sempre le stesse giacche, camicie e cravatte (io in estate ci andavo col costume da bagno sotto, perché tanto non si vedeva).
Ho letto dell’anniversario svegliandomi a questo nuovo giorno. E mi ha subito colpito perché mi ricorda i miei lontani esordi in tv. Ho cominciato per caso nel 1990 a Primarete e poi l’anno successivo sono passato a Teleacras. E questo breve video si riferisce proprio a quei primissimi anni Novanta a Teleacras.
Sono davvero giovane, poco più che ventenne, lanciato in un’attività che non era segnata nel mio destino. Universitario, ho fatto per gioco un provino e mi hanno subito preso per la voce (non hanno avuto il coraggio di dirmi quanto ero bello e che con la mia bellezza spaccavo le tv! Come non hanno avuto il coraggio di dirmi che mettevo in ombra tutti i conduttori di tg dell’Italia e del mondo).
Ricordo che ero timidissimo con le persone che non conoscevo, spaventato dal lavoro e da professionisti che allora non conoscevo ma che erano bravi, ma tanto tanto bravi. Ma non mi sono perso d’animo, nonostante le difficoltà e le lacune iniziali. È stata una potentissima molla per imparare, per rubare il mestiere, per studiare ogni giorno come migliorare.
Il video me lo ha girato qualche tempo fa un amico medico su Whatsapp: “3 settembre 1993, un caro abbraccio”.
Che esperienza!
Una scuola di giornalismo e di vita con grandi professionisti, poi diventati amici, che ora ritrovo con emozionante piacere in emittenti televisive e radiofoniche nazionali. Un pezzo di storia della tv locale. E un pezzo della mia storia personale che condivido aprendo il mio libro di cose belle.
Raimondo Moncada
P.S. Nel 1977, nicareddu, avevo dieci anni.
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