Il primo fiore della mia pomelia

È di fatto una pianta straniera che si è conquistata un posto di rilievo nel paesaggio urbano di Sciacca. La noti con le sue verdissime e ampie foglie e i fiori splendenti di mille e delicati colori ornare interi balconi. Sembra sopravvissuta a secoli di storia.

“Ma che pianta è?” ho chiesto lo scorso dicembre di ritorno da Bologna quando tutto di colpo mi si è amplificato vedendo ciò che non vedevo prima.

“Si chiama pomelia”.

“Mai sentita nominare. Ma è una pianta tipica di Sciacca? Legata in qualche modo al suo passato?”

“Non saprei risponderle. Ma si dice che porti fortuna”.

“Ne prendo una!”

E così l’ho acquistata, anche se non ho il pollice verde. L’ho acquistata in fiducia, spoglia, senza niente, solo il tronco.

“Ma è viva?”

“Certo. Ora non è la sua stagione”. 

“Ma quando vedrò qualcosa?”

“In primavera, verso marzo”.

Ogni giorno a guardarla, ogni due-tre giorni a innaffiarla, e ad attenderne con ansia il risveglio, controllandone il grigio tronco come a cercare col microscopio degli occhi delle pulci nel pelo di un cane.

A marzo niente.

Si sarà seccata! Ho pensato. Il mio pollice, per niente verde, ha fatto una nuova vittima.

Ad aprile niente!

Nel frattempo, la mia curiosità ha cercato informazioni. La pomelia è originaria delle zone caraibiche, è apprezzata per il fiore dal fascino esotico e il profumo inebriante (è addirittura il simbolo di Palermo, il capoluogo della regione dove sono sbocciato).

A maggio niente!

Coltivare piante non è cosa mia. Ho pensato: seccherà come sono seccate le due piante che ho messo dentro due vasetti in ceramica.

Ecco arrivare giugno ed ecco notare qualche pulcetta.

Forse la fortuna non mi ha del tutto voltato le spalle.

Quelle pulci sono aumentate di numero e dopo qualche giorno sono cresciute fino a trasformarsi in foglie. E di foglia in foglia la mia pomelia ha preso vita, conquistandosi il suo spazio alla luce di un arroventato sole.

“Ma hai preso una pomelia?” mi ha detto qualche giorno fa, notandola per la prima volta, una mia amica vicina di casa.

“Sì”

“Ne ho una anche io con dei fiori bellissimi”.

“La mia ha solo foglie. Peccato. Ho per caso preso una pomelia senza fiori?”, ho chiesto deluso. 

“No. Forse per il primo anno si limiterà alle foglie. Così ha fatto quella mia. Poi…”.

Il mattino del 16  luglio un’altra grande sorpresa. In testa si è fatto strada un pennacchio rosso, come quello dell’albero di Natale. Nel pomeriggio, ecco il parto della natura con il mio primo fiore di pomelia dal candido colore con lievi sfumature di giallo e tocchi di rosa tutto aperto al cielo espandendosi leggiadro col suo calore. 

“Lucia! Lucia! Guarda fuori!”

“La nostra pomelia è bellissima!”

Ha avuto bisogno del suo tempo, senza la mia fretta, ma alla fine madre natura mi ha fatto un bellissimo regalo.

Grazie.

Raimondo Moncada

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑