La mia Sicilia ricchissima d’acqua e con terre fecondissime. Ma soprattutto zampillante di tanta tanta acqua.
U cori veni!
Leggendo in questi giorni alcune pagine di storia dell’isola del sole raccontata da Francesco Renda (Sellerio), mi hanno colpito le parole attribuite a Giuseppe La Farina. Storico e uomo politico, a metà del 1800 Giuseppe La Farina ha rappresentato la Sicilia agli italiani come un luogo dove «non poteva quell’isola essere più favorita dal Creatore di quanto lo è stata. Felicissima posizione lungo la via fra l’Oriente e l’Occidente; feracissime terre, acque abbondanti e, tranne rare eccezioni, liberamente fluenti, porti naturali meravigliosamente ampii e sicuri».
E io ivi son nato! Ma c’è però qualcosa che non mi torna… Dov’è finita l’acqua dell’Ottocento?
Raimondo Moncada
Lascia un commento