Vincenzo inteso Calogero

“Vincenzo? Come Vincenzo?”.
Noto un’anziana signora, con la mano destra tra mento e bocca, piazzata davanti al muro di una vecchia e stretta via di Sciacca tappezzato di manifesti funebri. Parla da sola. Le passo accanto e non posso che intervenire e spiegarle che il nome Vincenzo è quello anagrafico, col quale è stato registrato al Comune all’atto della sua nascita.

“Non lo sapevo – mi risponde -. Ci conoscevamo da bambini e l’ho sempre chiamato Calogero”.
“Era anche un mio amico e collega di lavoro. Anche io l’ho sempre chiamato così, come tutti. E quando per caso ho saputo del nome Vincenzo non ci volevo credere”.
“Chissà perché?”
“E penso che se l’avessi chiamato Vincenzo non mi avrebbe dato neanche retta”.
“Mi deve scusare”.
“Non si deve scusare. Buongiorno”.
“Buongiorno”.

La signora è rimasta davanti ai manifesti, ancora incredula, e sicuramente a proseguire lentamente nella lettura delle poche righe, tra le immagini del passato che le riportavano alla mente pezzi della sua vita, del suo quartiere e di quei bambini poi cresciuti e poi volati in cielo. E proseguendo nella lettura, come capita per maggiore comprensione, sotto il cognome e nome anagrafico viene specificato come il compianto è conosciuto dal popolo, così come Vincenzo: “INTESO CALOGERO MACCARRUNI”.

Mi è accaduto ieri mattina. E mi è rimasto impresso, come il volto meravigliato e tanto dispiaciuto dell’anziana signora che ha saputo, solo alla morte del suo compagnetto d’infanzia non si chiamava Vincenzino ma Calogerino.

Una manifestazione spontanea di grande affetto.

Non un errore, non uno scherzo, dunque. Nel manifesto però è stato omesso un dettaglio importantissimo, che Calogero (Vincenzo) era inteso anche Peppe Nappa, il Re del Carnevale di Sciacca.

Buon viaggio, Calogero, nel tuo nuovo, divertente, scintillante Carnevale. Perché senza non ci puoi stare come il tuo inseparabile costume.

Raimondo Moncada

P.S. Nella foto sono con Calogero (mai chiamato né Vincenzo né Maccarruni), in un incontro casuale lo scorso anno, alla fine di maggio, e in un abbraccio affettuoso, nel giorno del suo settantottesimo compleanno festeggiato in un locale in centro dai suoi cari familiari.

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