C’è la luna che si culla, c’è la stella che mi brilla, c’è il tramonto che fa fuoco, e c’è il mio specchio, perché non sono io io. Quella che trasmette la foto è solo una mia proiezione che ha impressionato la lastra digitale e tutto il resto si è dipinto come se mi aspettasse, non impressionandosi della mia presenza, ma accogliendola, lasciandola immergersi, nello stesso quadro.
Istanti che cogli, istanti che vivi, sciogliendoti in un film dal vivo, in presa diretta, con i fari del porto che giù, sotto il terrazzo di Piazza Scandaliato, a Sciacca, fanno luce ai pescherecci in arrivo nella notte scivolando su un mare liscio che non parla ma profuma e ti apre i polmoni e ti fa star bene.
Raimondo Moncada
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