Viviamo in una terra di scrittura. Non puoi non scrivere. E non è un caso che qui siamo nati e si siano ispirati tanti scrittori di livello mondiale e altri scrittori che oggi vengono apprezzati fuori dalla Sicilia sull’intero territorio nazionale.
La nostra terra è materia viva da cogliere e plasmare, come l’argilla nel tornio di un ceramista. Il ceramista modella, lo scrittore scrive. E i temi-argilla non mancano, non sono mai mancati. Ci sono temi che purtroppo non ci lasciano da secoli e che ritroviamo intatti sui libri, ieri come oggi, con una diversa scrittura, con i diversi scrittori.
È come se in Sicilia ci fossero ovunque macchine da scrivere a invitarti a scrivere la tua storia e le storie che vedi, che vivi o che ti fanno vivere, personaggio tra personaggi di un’altra Italia, di un altro mondo.
Scrivere è un’esigenza, una denuncia, una speranza. È anche intrattenere, alleggerire, distrarre, far sorridere. Perché la nostra terra è tragica ed è comica nella sua tragedia. E questo lo scrittore siciliano lo sa, e lo scrive.
Raimondo Moncada
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