E poi ti scorrono sullo schermo della mente tutte le immagini. Scorre la tua vita, dalla prima emersione al mondo fino al punto in cui sei arrivato. Anni su anni, mesi su mesi, giorni su giorni. Istanti che si susseguono e che vivi e che archivi. Alcuni così carichi di emozioni che rimangono sempre in superficie... Continue Reading →
Un regalo? Ritornare bambino con corde più resistenti da legare ai sogni
Un regalo per il mio 49° compleanno? Ci ho pensato e ripensato. Mi piacerebbe rimuovere quel “4” dall'età anagrafica e ritornare di nuovo bambino a ripercorrere la strada della mia vita con corde più resistenti da annodare ai sogni, di quei sogni che poi si avverano e ti trascinano come aquiloni.È un regalo che, a... Continue Reading →
Dall’accordo greco al siciliano accorda a to figghiu ca chiangi!
Accordo! Accordo! Ho le orecchie piene di questa parola, di questo suono. Se ne parla da settimane. Riusciranno ad accordarsi? Ci hanno fatto pure un referendum in Grecia. Un popolo intero, disperato, col cappio al collo, è stato chiamato alle urne per dichiarare la propria avversione o il proprio favore all’accordo proposto dall’Europa, ritenuto inaccettabile. Un voto... Continue Reading →
Il 25 Aprile mutilato del partigiano Gildo Moncada
Gildo Moncada, partigiano, in una foto del 1944 a PerugiaIl 25 Aprile era la sua festa. In testa al corteo, sempre, autorità tra le autorità, col fazzoletto tricolore al collo e con una gamba, solo con una gamba, fino al 1997. Non ha partecipato solo a un 25 Aprile, il primo, quello del 1945, lui, Gildo... Continue Reading →
San Giullà, unni persi i scarpi u…
"Unni persi i scarpi u..."Un modo di dire. Che affonda le sue radici nella storia di un popolo. Un modo di dire antico che continua a essere attuale a ben guardare le foto, scattate da un modernissimo cellulare (nell'antichità c'era solo la luce degli occhi). Su questa scalinata (nella foto a sinistra) ho vissuto i miei... Continue Reading →
Ponti chiusi e spine di fichidindia ci aprono alle meraviglie di Agrigento
Il viadotto Morandi e AgrigentoDal ponte chiuso al Caos. Il traffico è sempre stato al centro dei nostri pobblemi. Oggi ancor di più e non per le imminenti elezioni amministrative quando i pobblemi proliferano e pullulano le soluzioni. I soldi per le soluzioni? Non è un pobblema come, al contrario, lo è sempre stato la mia... Continue Reading →
Aspre mangiate di caracitula nelle campagne di Mosè del barone Agnello
Il ricordo è dolce, il sapore è aspro, più aspro del limone. Ad Agrigento è caracitula. A Sciacca scopro che la chiamano acitapumeta. A Giuliana mi dicono si chiami acitula. C'è sempre "cita" nel nome, che non è però la scimmia di Tarzan. Caracitula, acitapumena e acitula sono le denominazioni in siciliano di una pianta... Continue Reading →
Borges: “Il vero modo di stare in un posto è starne lontano”
“Forse il vero modo di stare in un posto è starne lontano e sentirne la nostalgia. Il non starvi è un modo di stare in un luogo, no?” È quanto dice il poeta e scrittore argentine Jorge Luis Borges in una conversazione col poeta e saggista Osvaldo Ferrani. Affermazione condivisibile. Ci mettiamo ad apprezzare il... Continue Reading →
Da Raimondo a Munnu fino a Mò: metamorfosi di un nome
Ogni nome è modificabile, all’inverosimile. Sono trasformabili sia i nomi comuni che indicano gli oggetti e gli animali, sia i nomi propri di persona che con gli oggetti e gli animali hanno uno stretto legame.In grammatica esistono gli accrescitivi, i diminutivi, i vezzeggiativi, i peggiorativi e i dispregiativi. Così, ad esempio, la parola comune di... Continue Reading →
Mafia ridens, il libro che mi fa ritrovare i vecchi amici
L'emozione non è stata presentare il tuo libro, per la prima volta, nella tua città, Agrigento, di fronte a un pubblico che ha occupato tutte le numerose sedie. L'emozione è stata vedere tanta gente e ritrovare tanti amici, vecchi e nuovi, amici veri, autentici, che non vedevi da tempo e con cui hai attraversato anni... Continue Reading →